Com’è triste via del Corso senza Arte di Strada

Pubblicato da Italo il

Via del Corso è quella via che da piazza Venezia attraversa tutto il Centro di Roma per arrivare, dopo più di un chilometro, fino a piazza del Popolo.
Romani e turisti la conoscono bene in quanto il grosso della vita cittadina, oltre che nelle altre piazze della città, si svolge qui.
Per molti secoli è stata protagonista del Carnevale Romano, quindi luogo preferito dagli spettacoli Circensi.
Da un po’ più di vent’anni è stata scelta come palcoscenico preferito dai giovani artisti, in maggioranza musicisti e cantanti, ma anche di arte varia e di circo in strada. La risposta del Popolo Romano ma anche dei numerosi turisti è stata sempre di grande felicità nel veder riempita di gioia una via che altrimenti sarebbe stata abbastanza triste, con una lunga fila di palazzi antichi e attività meramente commerciali.
Qui fino a poco tempo fa si potevano incontrare i Måneskin, all’esordio della loro carriera poi approdata sui palchi e festival del Mondo, oppure poteva capitare che Tananai duettasse con  Virginia, artista di strada, incontrata per caso al Corso mentre cantava una sua canzone. Oppure incontrare Luisa, mamma di tre figli, arrivata anche ad esibirsi a The Voice. Oppure incontrare il cantante Maverick attorniato dai bambini incantati dalla sua voce. O anche Giuseppe con il suo pianoforte che ora passando per via del Corso la guarda con angoscia e tristezza senza più i tanti artisti che fino a pochi giorni fa vi si esibivano. Oppure Aurora che è riuscita ad emozionare un ragazzo cieco, superare con il cuore un ostacolo fisico. O anche il cantante Alessandro, il gruppo breakdance Deklan che ricevette anche la visita di Bernard Hiller e tanti altri artisti estromessi da via del Corso. In un certo senso via del Corso è stato per anni lo specchio al contrario del programma di Nek, ovvero “Dal Palco alla Strada” per incontrare dal vivo il popolo, mettersi in gioco e offrire la propria arte gratuitamente a tutti.
E’ rimasto il silenzio, di nuovo una strada triste dove si possono sentire solo i rumori dei tacchi delle scarpe o il vociare dei tanti passanti, privati di tanta bellezza.
L’arte è espressione divina è figlia dell’universo… Senza arte, senza musica nulla può andare avanti in positivo. Restano le liti, i negozi che propongono merce alienata, i residenti apparentemente liberi dal problema ma in realtà occupati dal vuoto, un vuoto famelico e insaziabile.
Gli artisti, i cittadini, tutti, rivogliono la Grande Bellezza dell’arte di strada a via del Corso e in altre strade del Centro. Possiamo fare qualcosa per questo obiettivo, informandoci e appoggiando le iniziative in programma:

Sul blog: www.buskersinrome.com
Sul gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/artistidistradaroma
Firmando la petizione su Change: https://chng.it/4JydRtWPkg

L’articolo è di Italo Cassa

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